Le attività

Il percorso progettuale annuale si è ispirato sempre ad una favola, come occasione di confronto, di scambio e di narrazione tra mondi diversi e distanti, in Italia e in Bielorussia, tra chi vive una condizione di fragilità e chi si sente normodotato, tra chi ascolta e chi vuole soltanto parlare….

Nel 2023, la favola si è confusa con la realtà dei bambini incontrati in Bielorussia, dei bambini argentini e africani raccontati dai reportage del fotografo Valerio Bispuri, dei bambini del Bangladesh che settimanalmente invadono il Teatro San Gaspare, accompagnando le loro mamma al Corso di Italiano: favole reali di fuga da un pericolo e da orchi cattivi, talora apparentemente senza via d’uscita, ma che nei sorrisi dei bambini impongono di immaginare un futuro di speranza e fantasia.

In tal senso, Pinocchio è stato di nuovo in viaggio nel paese delle meraviglie, stavolta però ha calpestato di nuovo i giornali sparsi sul palcoscenico, che narravano di pandemia e guerra.

Stavolta, Pinocchio – mentre ha continuato a ricercare la propria identità e affermare la propria unicità – ha dovuto ascoltare per portare confortare, per costruire ponti insieme, attraversando strade lastricate di dolore e incertezza per il futuro. Confortato dai sorrisi dei bambini, che continuano a giocare e a cercare abbracci… malgrado tutto.

Il progetto è anche un viaggio tra le etnie presenti a Roma, soprattutto la Comunità del Bangladesh, con le decine di donne e bambini, che partecipano da oltre un anno al Centro Diurno “Il fagiolo magico” dell’Associazione Volontari Il Cavallo Bianco, partner principale del progetto; soprattutto le donne moldave badanti a Roma di AssoMoldave; soprattutto tra i profughi ucraini accolti dalla Caritas Diocesana di Roma e da Roma Capitale.

L’elaborazione dei traumi vissuti – anche a causa della situazione contingente legata alla pandemia (e alla rielaborazione del lutto post-pandemia) e all’emergenza Ucraina – prosegue attraverso specifici Laboratori espressivo-creativi svolti anche secondo modalità sperimentali di animazione interculturale, con la realizzazione di prodotti audiovisivi sotto forma di videoracconti e animazioni sul web, favorendo il protagonismo dei beneficiari finali del progetto.

Dopo la ripresa video delle narrazioni e/o delle performance del target finale individuato, lo staff tecnico della Cooperativa Matrioska effettua un pre-montaggio dei materiali, per proporre successivamente alle stesse persone videoriprese il primo prodotto audiovisivo, raccogliendone eventuali suggerimenti per correzioni, miglioramenti e prosecuzione del percorso progettuale.

L’attività di animazione in Internet va intesa come opportunità per l’incontro tra diversità culturali, filosofiche, politiche e religiose, ma soprattutto di valorizzazione della diversità come storia personale e collettiva, nonché della persona con disabilità (così come della persona straniera extracomunitaria o della persona anziana non autosufficiente) come portatrice di cultura, intendendo per “cultura” quel taglio specifico, che ciascuna Persona ha sulla realtà (il modo di vedere e percepire il mondo) e che è determinato dalle proprie storie familiari, dai propri percorsi filosofici o religiosi, da una eventuale militanza politica oppure anche da una esperienza di disabilità e/o di disagio sociale.

I Corsi di Italiano presso il Teatro San Gaspare

Nel 2022, l’impossibilità di recarsi come tutti gli anni in Bielorussia presso l’Internato per bambini oligofrenici di Begoml per l’organizzazione del Festival Teatrale “Attraverso lo specchio”, dedicato agli Internati (orfanotrofi e istituti psichiatrici) per giovani con disabilità psichica, a causa della pandemia da Covid-19, ma soprattutto per il blocco dei voli diretti a causa della crisi politica intervenuta dopo le elezioni presidenziali, delle relative sanzioni dell’Unione Europea e della situazione delle persone migranti bloccate al confine tra Bielorussia e Polonia, aggravata dall’inizio della guerra in Ucraina, con ulteriori restrizioni, ha costretto il progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie”  ad individuare nuovi orizzonti e realtà socio-culturali da esplorare e incontrare, al fine dell’elaborazione di un prodotto audiovisivo, che mantenesse gli elementi di internazionalizzazione del progetto in essere.

In particolare, il team di progetto ha interagito con il gruppo del progetto “Il fagiolo magico” (promosso dall’Associazione Volontari Il Cavallo Bianco - ODV). Tale gruppo è costituito per la maggior parte da persone provenienti dal Bangladesh, che vivono nel quartiere dove si trova la sede operativa della Cooperativa, cioè il Teatro San Gaspare. In particolare, già dall’anno 2021, le donne bengalesi erano state già coinvolte in laboratori espressivo-creativi, in cui sono stati stimolati percorsi di reciprocità e narrazione sul percorso di immigrazione in Italia, sulla inclusione socio-culturale a Roma e sul vissuto psico-corporeo legato alla pandemia.

L’animazione di Comunità è sempre stata fin dalla prima edizione del progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie” una metodologia di incontro e scambio con le Associazioni ed i gruppi territoriali, ma anche con i gruppi informali di persone, che condividono etnia, religione, percorsi di vita, ma anche desideri e sogni. Pertanto, il progetto ha coinvolto un gruppo informale di donne del Bangladesh (ma anche dell’India, del Togo, della Romania, di alcuni Paesi del SudAmerica e naturalmente italiane) – insieme talora anche ai propri bambini e mariti – come uno dei gruppi-target del percorso progettuale 2023.

In tal senso, l’interazione con gruppi di etnie diverse è avvenuta anche con l’offerta di corsi e laboratori di italiano, ceramica, scrittura creativa, teatro e video.

La condivisione in reciprocità dei sogni, dei desideri e dei progetti delle persone straniere e italiane – che si incontrano più volte a settimana, da oltre 3 anni al Teatro San Gaspare di Roma– ha trasformato tutte e tutti per una sera in cuoche e cuochi, con la proposta di piatti tipici. Era il 10 giugno 2023, è stata la Festa dei Popoli all’Oratorio San Gaspare. Hanno partecipato persone provenienti da Bangladesh, India, Capoverde, Etiopia, Ucraina, Ecuador, Colombia, Siria, Thailandia, Egitto, Togo e altri Paesi. Come per l’edizione dell’anno 2022, un “ristorante” si è snodato attraverso tavoli colmi di cibi da un lato all’altro dell’Oratorio, mentre sul palco i giovani della Parrocchia si sono alternati nell’animazione canora ai balli etnici e alle testimonianze del migrare.

Sempre più il progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie” si consolida come “Laboratorio permanente delle diversità sul Territorio”

Il progetto mette in gioco Persone con la propria specifica, unica e inimitabile diversità in:

percorsi – incontri – scambi

connessioni – contaminazioni – coesioni

con l’unico obiettivo comune di essere TUTTI IN CAMPO PER LA PACE